Italia e Francia, due Paesi collegati da sessant’anni di storia

Italia e Francia, due Paesi collegati da sessant’anni di storia

La capacità di superare i propri limiti: questo, oltre al forte esempio di realizzazione tecnica, è ciò che rappresenta dal 15 luglio 1965, anno della sua inaugurazione, il Traforo del Monte Bianco.

Una data destinata ad entrare nei libri di storia sia per la svolta epocale a livello turistico, sia per i rapporti economici fra due stati, Italia e Francia, che da quel giorno risultano facilmente raggiungibili da entrambi i versanti in dieci minuti.

La storia del Traforo più importante al mondo

Sono “solo” poco più di 11 i chilometri ad alta quota che permettono a due delle potenze europee più importanti di essere perfettamente collegate tra loro.

Nello specifico, infatti, il tunnel che collega Courmayeur in Valle d’Aosta a Chamonix, in Francia, oggi rimane un’opera di ingegneria inimitabile e insuperabile.

Nel tempo sono stati diversi i cambiamenti che ha registrato: dalle ristrutturazioni ai lavori di manutenzione, a cui occorre aggiungere la variabilità dei costi traforo Monte Bianco e le diverse gallerie di ampiezza maggiore costruite nel corso degli anni.

La sua storia inizia nel 1949 quando è stata formalizzata una Commissione Interrogativa italto-francese.

Terminata nel 1953 con la stipula di una Convenzione, a sua volta ha portato alla creazione di due Società (una per stato) dedicate alla costruzione di quella che sarebbe stata la galleria più importante del mondo.

Dieci anni dopo, nel 1959, il Traforo è passato da sogno a realtà. I lavori iniziano sul versante italiano. Sei mesi e 5.800 metri dopo sono stati avviati su quello francese. Il progetto, portato avanti grazie a un gigantesco macchinario di 10 tonnellate, è risultato altamente meticoloso.

Veniva infatti fatto esplodere un po’ di terreno ogni 4 metri, estraendo circa un milione di metri cubi di terreno alla volta.

Va ricordato, fra l’altro, che non è stata un’opera né breve né facile, tanto che alcuni operai hanno perso la vita e anche alcune guide alpine sono scomparse durante i lavori di triangolazione.

Gli Italiani hanno terminato la loro parte di tunnel il 3 agosto 1962, mentre i francesi 11 giorni dopo. Per la sua inaugurazione, tenuta dai due Presidenti della Repubblica, all’epoca Giuseppe Saragat per l’Italia e Charles de Gaulle per la Francia hanno dovuto attendere 3 anni.

Prima e dopo il Traforo del Monte Bianco

Ad oggi si stima che il Traforo del Monte Bianco sia stato attraversato da oltre 60 milioni di veicoli complessivi.

Prima della sua costruzione, infatti, i due stati difficilmente riuscivano a collegarsi fra loro. O meglio, il percorso da effettuare per raggiungere i rispettivi territori era via terra piuttosto lungo e anche un po’ pericoloso, mentre via aria era molto dispendioso.

Grazie a questo collegamento, oggi Francia e Italia non solo collaborano sotto l’aspetto turistico, ma anche economico e  commerciale.

Il Traforo del Monte Bianco dalla sua inaugurazione non ha registrato momenti di chiusura importanti, fatta eccezione per una tragica strage nel 1999. In questa occasioneun TIR del Belgio lo varcò con un principio d’incendio al motore, causando un incidente dove persero la vita 39 persone.

Il tunnel autostradale fu riaperto nel 2002 dopo un’importante messa in sicurezza, durata fino a oggi. Proprio in questi mesi, infatti, è chiuso per una manutenzione straordinaria, ma la sua riapertura è stimata per prima di Natale.