Alla scoperta della suonoterapia e dei suoi benefici

Alla scoperta della suonoterapia e dei suoi benefici

Pensate alla bellezza dei rumori della natura, al loro suono delicato, a come rigenerano. Può trattarsi del verso ridente dei delfini, delle onde del mare, persino delle fusa di un gatto o del vibrare soffice della pioggia: vi sentirete subito rigenerati.

Il potere dei suoni è alla base sia della musicoterapia sia di un’altra arte terapeutica che fa sempre parte dei trattamenti di natura olistica: la suonoterapia. A proporla, alcuni professionisti come Simone Gatto, compositore poliedrico specializzato in Arti Terapie integrate e Musicoterapia che ne evidenzia i benefici in diversi ambiti, tra cui un disturbo ancora poco chiarificato dalla scienza, seppure ampiamente diffuso e fastidioso: gli acufeni.

In questo articolo vi raccontiamo qualcosa di più sui benefici che è in grado di offrire la suonoterapia, una disciplina che, attraverso vibrazioni sonore particolari, riesce a riportare la persona a una condizione di benessere mentale, fisico e spirituale.

Cos’è la suonoterapia?

Come accennato poc’anzi, quando si parla di suonoterapia si fa riferimento all’applicazione di specifiche frequenze di suoni che producono vibrazioni benefiche sul ricevente, portando una condizione di profondo benessere attraverso il ripristino di una condizione di equilibrio.

Che il suono abbia un potere curativo è noto fin dall’antichità. Lo conferma la scienza, la fisica in particolare, secondo la quale il suono che viene propagato nell’acqua ha una velocità maggiore rispetto a quando si trova immerso nell’aria. La stessa cosa avviene se la trasmissione sonora viene direzionata nel corpo umano. Come mai? Proprio perché il nostro organismo è composto per oltre il 70% di acqua, un eccellente conduttore sonoro.

Non solo. L’uomo ha la capacità di vibrare per sua stessa natura, quando sottoposto a specifiche frequenze. La malattia, sotto questo punto di vista, può essere intesa come una perdita di equilibrio vibrazionale a più livelli, oltre che fisico anche mentale e spirituale.

La suonoterapia non fa altro, quindi, che avvalersi delle frequenze che ci fanno star bene, sulla base della condizione in cui ci troviamo e della parte che necessita di essere riportata in equilibrio: ogni organo è sensibile ad alcune vibrazioni piuttosto che ad altre. Parliamo di una tecnica naturale e gentile, di cui la persona percepisce con immediatezza i benefici.

Suonoterapia: quando fa bene

La suonoterapia può essere utilizzata nel trattamento di alcuni disturbi, che contribuisce ad alleviare senza per questo sostituirsi a terapie di stampo medico, psicologico e psichiatrico. Ecco le patologie per cui risulta maggiormente indicata:

  • Dolori articolari: cervicale, sciatalgia, mialgia, lombalgia. La maggior parte dei dolori associati a tali disturbi sono amplificati dalla frenesia della vita contemporanea e dal lavoro sedentario. La musicoterapia aiuta a distendere i nervi e le articolazioni, con un effetto davvero benefico.
  • Acufeni: si tratta di suoni che vengono a formarsi nell’orecchio accompagnando la persona sdi giorno e spesso di notte. La branca medica di riferimento è l’otorinolaringoiatria, ma non è raro che possa esserci una componente gastrica a interferire (una prima diagnosi viene anche in questo caso condotta dall’otorinolaringoiatra). Gli acufeni possono essere alquanto debilitanti per chi ne soffre. I trattamenti di suonoterapia, in combinazione con la mindfulness, possono contribuire ad alleviarli.
  • Vertigini: agli acufeni possono accompagnarsi dei giramenti di testa, che possono manifestarsi separatamente, tuttavia. L’esposizione a certe vibrazioni sonore può contribuire a mitigarne l’intensità, riportando l’organismo a una condizione di maggior equilibrio.
  • Cefalee, rigidità muscolari e dolori mestruali: sottoporsi a sessioni di suonoterapia si rivela indubbiamente una buona idea in questi casi e non presenta effetti collaterali. Trattandosi di disturbi che possono risultare difficili da tollerare, per non dire invalidanti, si tratta di benefici tutt’altro che irrilevanti.

Suonoterapia, stress e disturbi psicosomatici

Un capitolo a parte merita l’influenza positiva della suonoterapia sulle condizioni di stress e i disturbi psicosomatici. Tra gli studi più interessanti che ne hanno dimostrato l’efficacia ci sono quelli condotti dallo psichiatra argentino Rolando Benenzon, ma non sono gli unici.

I trattamenti di suonoterapia vanno approntati in relazione al tipo di problematica da trattare, individuando gli strumenti più adatti così come il congruo numero di sedute. Ne vale la pena? La risposta è affermativa. Questi i benefici più importanti:

  • Riduzione degli effetti collaterali dello stress (insonnia, cefalea, stanchezza, vertigini, nausea, ecc. ecc.).
  • Prevenzione di una condizione invalidante e dolorosa quale il burnout.
  • Riduzione di attacchi d’ansia e di panico nonché dei disturbi psicosomatici.
  • Riequilibrio dell’umore in presenza di una condizione di sbilanciamento.
  • Aumento della capacità di concentrazione.

Gli strumenti tipici della suonoterapia

Tra gli strumenti che possono essere utilizzati durante la suonoterapia ci sono le campane tibetane: la loro frequenza riporta una condizione di armonia nella persona.

La stessa cosa vale per le campane di cristallo realizzate in quarzo a fronte di una tradizione centenaria che proviene dall’Oriente. C’è poi il Bagno di Gong, che risulta particolarmente benefico e profondo.