Quante specializzazioni può avere un medico? Facciamo chiarezza

Quante specializzazioni può avere un medico? Facciamo chiarezza

Sono moltissime le persone che restano affascinate, magari dalla tenera età, dalla professione medica, arrivando a scegliere di dedicare il proprio percorso accademico proprio alla coronazione di questo sogno. Entrare nel mondo della medicina non è, certamente, difficile, tenendo anche conto delle innumerevoli responsabilità che investono un medico, a prescindere dalla branca in cui sceglie di esercitare la professione.

Di sicuro, quando si osserva un settore peculiare come quello medico, le attenzioni da avere sono diverse, così come occorre essere consapevoli del complesso iter accademico in cui si decide di addentrare, in modo tale da affrontarlo nel migliore dei modi. Innanzitutto, è importante comprendere in che modo si vuole affrontare il percorso e quale ruolo si vuole ricoprire come medico, tenendo anche conto dei percorsi di specializzazione disponibili.

Indipendentemente dalle specializzazioni che possiede, un medico è tenuto ad aggiornarsi con continuità non solo per quanto riguarda la branca (o le branche) della medicina in cui opera ma anche relativamente alle novità generali del sistema sanitario. In tal senso i professionisti del settore devono maturare dei crediti che si possono ottenere anche attraverso la formazione a distanza. Questi corsi ecmfad, resi disponibili anche online da siti specializzati come www.ebookecm.it, consentono infatti a medici, psicologi, infermieri e altre figure che lavorano in campo sanitario di aggiornarsi e accumulare i crediti formativi richiesti senza frequenza.

Nell’ambito delle specializzazioni che un medico può possedere, è importante fare un inciso riguardo il procedimento e il numero di titoli che un professionista può accumulare, tenendo anche conto del fatto che ci sia una normativa ben precisa che disciplina la formazione specialistica dei medici. Scopriamo di seguito tutto ciò che c’è da sapere al riguardo.

Normativa e numero di specializzazioni acquisibili da un medico: le info più importanti

Come già precedentemente accennato, le specializzazioni mediche sono soggette ad una normativa ben precisa. Si parla, nella fattispecie, del Decreto Ministeriale 01/08/2005, il n.130 del 10 agosto 2017 e il Decreto interministeriale n.402 del 13 giugno 2017 che, più specificamente, si interessa della definizione degli standard, dei requisiti e degli indicatori di attività formativa e assistenziale delle Scuole di specializzazione di area sanitaria.

Per quanto riguarda, invece, le limitazioni relative al possesso di più specializzazioni mediche, possiamo affermare che i candidati non hanno preclusioni sotto questo punto di vista, potendo conseguire più specializzazioni senza alcun problema, fatto salvo quanto disposto dal bando di concorso. Durante il periodo di formazione, poi, è possibile svolgere attività libero professionali esterne alle strutture assistenziali in cui si effettua la formazione o qualsiasi attività convenzionale o precaria con il servizio sanitario nazionale o enti privati o pubblici di vario genere.

Come accedere ai corsi di specializzazione nell’ambito sanitario

Abbiamo già parlato in precedenza della complessità dell’iter a cui occorre andare in contro per ottenere una qualifica specializzante in ambito medico. Innanzitutto, per essere ammesso, il candidato dovrà superare un concorso che viene indetto a cadenza annuale dal MIUR. La programmazione nazionale definisce il numero effettivo dei posti a bando, in funzione della decisione presa di comune accordo dal Ministero della Salute e il Ministero dell’Istruzione, oltre all’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica.

Il procedimento di immatricolazione, successivamente, consiste nella presentazione alla Segreteria post lauream di una domanda apposita, oltra alla documentazione richiesta dall’Ateneo stesso. Bisognerà, poi, consegnare tre copie del contratto di formazione specialistica e, successivamente, ottenere la firma dei contratti dalla Rettrice. A questo punto, si provvederà a inviarli in firma al Rappresentante della Regione di riferimento. Infine, una copia viene consegnata allo specializzando, una alla Regione e un’altra rimarrà depositata agli atti della segreteria.