Intelligenza artificiale generativa e gaming: a che punto siamo?

Intelligenza artificiale generativa e gaming: a che punto siamo

In quasi 70 anni di storia la tecnologia digitale ha fatto passi da gigante, evolvendosi in maniera inimmaginabile. Innovazioni e novità che sono entrate anche nel campo del gaming facendo la storia dei computer e dell’intelligenza artificiale, passando da un sistema a valvole utilizzato per replicare il gioco del tris, negli anni ’50, a veri e propri soggetti autonomi con cui interagire oggi. I ricercatori e gli sviluppatori hanno infatti sempre studiato nuove tecnologie che potessero permettere ai computer e ai software dei computer di tendere ad una autonomia nella risposta e nell’interazione con l’essere umano. E oggi l’esperienza del gaming ha raggiunto livelli incredibili grazie all’introduzione dell’utilizzo della IA avanzata sia per quanto riguarda i giochi su console e computer, sia anche per i browser game e i giochi disponibili sui portali come ad esempio sono i giochi casino. Il settore del gaming è infatti decisamente ampio e variegato, disponibile anche attraverso app per smartphone e tablet al cui interno sono presenti diverse tipologie di giochi come slot, roulette o ad esempio aprendo un’app del poker ci si può rendere conto di quanto le varianti di questo gioco possano essere numerose. Insomma della tecnologia ormai non se ne può fare a meno ma gli studi e gli sviluppi degli ultimi anni sulla realtà aumentata e virtuale, così come l’utilizzo della meta tecnologia, hanno portato la questione ad un livello nettamente superiore che apre a scenari futuri incredibili.

Intelligenza artificiale e videogame

La rivoluzione che si sta compiendo oggi ha dell’eccezionale. Cerchiamo di spiegare quindi cosa significa, nel pratico, la messa in opera di una tecnologia che può sembrare spaventosa, tanto che è all’ordine del giorno la discussione su una questione etica dell’utilizzo della IA, ma che invece può essere solo una grande opportunità per l’essere umano. Ma andiamo con ordine. Oggi non basta più inserire il DVD nella console, avviare il gioco e concludere un’avventura preconfezionata. La parola d’ordine del futuro, ma anche del presente per certi versi, è quella di ricercare la personalizzazione dell’esperienza di gioco. Una personalizzazione che deve essere totale, sia nello stile di gioco che nell’interazione con i personaggi dell’avventura videoludica, sia nella previsione dello sviluppo dell’avventura che nei gusti relativi a colonna sonora, dialoghi e aspetto dei personaggi. I passaggi ulteriori che permettono alla IA di avere un ampio sviluppo sono quelli che riguardano l’automatismo delle reazioni. Quando ad esempio il personaggio di un gioco si trova in un certo ambiente, sottoposto a determinati stimoli, magari una certa conversazione, si tende a fornirgli un’autonomia nelle reazioni, per esempio con una certa reazione sul volto fino a simulare exit strategy da situazioni di disagio. La particolarità ulteriore sta nel fatto che questa tecnologia è autogenerativa. Significa che la macchina impara da sola, insegnando ad altre macchine quello che ha appreso. Ad esempio se una macchina apprende come reagire ad un’azione, questa cosa appena imparata va a finire in una sorta di archivio digitale che poi servirà per lo sviluppo di un gioco futuro. Non è fantascienza ma il progetto realizzato dalla Electronic Arts con l’University of British Columbia di Vancouver.