Quale tipo di alimentazione scegliere per lo svezzamento degli agnelli

Quale tipo di alimentazione scegliere per lo svezzamento degli agnelli

Lo svezzamento degli agnelli è una fase estremamente delicata ma fondamentale nella vita di questi animali. Avviene generalmente tra la quarta e l’ottava settimana di vita, in base al peso dell’agnello, alla sua capacità di ingestione del mangime solido e allo stato di salute.

Consiste nel passaggio dall’alimentazione lattea (naturale o artificiale) a una dieta solida e, proprio per questo motivo, risulta cruciale per garantire una crescita sana, lo sviluppo del rumine e l’adattamento a una futura vita produttiva. Che si tratti di svezzamento naturale, anticipato o, in casi specifici, forzato (esigenze sanitarie o gestionali), la corretta alimentazione su cui puntare è la chiave per evitare arresti di crescita, problemi intestinali o squilibri nutrizionali.

Dal latte in polvere al mangime per svezzamento agnelli, vediamo quali sono le scelte più indicate per garantire uno sviluppo equilibrato, prevenire problemi sanitari e ridurre lo stress da separazione materna.

Il latte in polvere

Nell’allevamento degli agnelli, può capitare che l’allattamento naturale non sia possibile o risulti sufficiente, come nel caso di animali orfani o gemelli.

In questo caso, è necessario intervenire tempestivamente, con un allattamento artificiale tramite latte in polvere specifico per agnelli somministrato a ritmi regolari conbiberon, secchi o allattatrici automatiche.

Formulato con proteine di alta qualità, facili da digerire e contenente grassi, vitamine e minerali studiati per il metabolismo dell’agnello, il latte in polvere garantisce un profilo nutrizionale stabile, privo dei rischi sanitari del latte crudo.

Il mangime

Quando gli agnelli nascono e crescono in maniera normale, lo svezzamento può avvenire inizialmente tramite piccoli quantitativi di mangime, per accompagnare la transizione dal latte a un’alimentazione autonoma.

Questo alimento viene appositamente formulato per essere altamente digeribile, ricco di energia (proteine nobili, vitamine e minerali) ed estremamente gustoso, in modo da incoraggiare l’ingestione spontanea.

Nel periodo iniziale si utilizza quello che viene definito mangime starter, utile a stimolare precocemente lo sviluppo del rumine e sostituire gradualmente il latte. Poi, completato lo svezzamento dell’agnello, si passa al mangime di mantenimento o accrescimento, bilanciato e meno concentrato, per sostenere lo sviluppo e preparare l’animale alla futura vita produttiva.

Il fieno

Nel processo di svezzamento degli agnelli, il fieno rappresenta un alimento complementare altamente strategico.

Prima di tutto, favorisce la masticazione precoce, aiutando l’animale ad esercitare la mandibola e sviluppare la motilità dell’apparato digerente. Poi, favorisce lo sviluppo delle papille ruminali,rendendo queste piccole strutture situate nella parete interna del rumine pronte per assorbire i prodotti della fermentazione. Infine, attiva e sostiene la microflora ruminale, essenziale per la corretta digestione dei foraggi.

Ovviamente, si parla di fieno di alta qualità, pulito, verde e privo di muffe o polvere, adatto a un rumine ancora in formazione e assolutamente fresco.

L’acqua

Anche l’acqua ha un ruolo fondamentale nello svezzamento degli agnelli. La corretta idratazione favorisce infatti la digestione del mangime solido, migliora la funzione ruminale, previene problemi digestivi e disidratazione e migliora la termoregolazione,ovvero consente di mantenere la temperatura corporea dell’animale stabile.

L’acqua deve quindi essere sempre disponibile, pulita e rinnovata costantemente, specialmente in ambienti caldi, diventando un vero e proprio nutrientenel periodo dello svezzamento.

Come capire se un agnello è pronto per lo svezzamento

Gli allevamenti di agnelli devono seguire standard UE tra i più alti al mondo, ma non basta questo a far crescere bene questi animali. Sono, infatti, necessari anche consapevolezza, buon senso e spirito di osservazione da parte degli allevatori, soprattutto quando si tratta di svezzamento.

Per capire quando un agnello è pronto ad entrare in questa fase è fondamentale controllare il suo peso (che deve generalmente raggiungere i 12-14 kg) e valutare il suo interesse verso cibi solidi e verso l’acqua, a discapito del latte.

Un agnello pronto allo svezzamento inoltre è attivo, curioso e in costante movimento, presenta un buon tono muscolare, ha un sistema digerente ben sviluppato e un’ottima attività di ruminazione.

 Quando si osservano questi segnali, è generalmente possibile procedere con uno svezzamento graduale, riducendo il latte e aumentando il cibo solido.