Storia e curiosità sull’albero di Natale

Storia e curiosità sull'albero di Natale

Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, i centri storici e le piazze, vengono illuminate da un tripudio di luci e colori che rendono questo periodo dell’anno davvero magico!

Tutti noi, infatti, in questa stagione che culmina con l’Epifania, ci siamo sicuramente soffermati ad ammirare le bellissime luminarie, che unitamente ad allestimenti ed addobbi, fanno da sfondo alle nostre città, rendendole davvero speciali.

Tuttavia, l’elemento più rappresentativo di questo periodo (il quale viene utilizzato in tutto il mondo come sinonimo di tradizione) è il cosiddetto albero di Natale.

La tradizione dell’albero di Natale

Ebbene, la nascita dell’usanza, secondo cui l’abete debba essere decorato in occasione delle ricorrenze natalizie, ha origini molto antiche.

Infatti, questa tradizione fonda le sue radici in epoca celtica.

Qui, i popoli del Nord Europa, durante il solstizio d’inverno, per richiamare il ritorno del sole (ossia della Primavera), mettevano in atto rituali che consistevano nell’ornare gli alberi da frutto.

Tutto questo, fu poi ripreso ed inglobato nella tradizione cristiana, la quale andò tuttavia a soppiantare i suddetti alberi da frutto con una pianta di agrifoglio, la quale poteva rappresentare in maniera più coincisa la corona di spine del Cristo.

Orbene, spingendoci un po’ oltre, la prima città ad aver ospitato il primo albero di Natale, è stata Tallinn (cittadina dell’Estonia) nel 1441.

A Tallinn, infatti, nella piazza principale, fu esposto un grande abete attorno al quale i giovani ragazzi ballavano, con l’obbiettivo di trovare l’anima gemella e scambiarsi “effusioni amorose.

Detto ciò, ritornando alla nostra nazione, il primo albero di Natale fu invece allestito nella seconda metà dell’Ottocento, da parte della regina Margherita.

Da questo momento in poi, la data di preparazione venne fissata per l’8 dicembre, la quale coincide tra l’altro con la festa dell’Immacolata Concezione.

Tutt’oggi, questa usanza è ancora in voga.

Perché proprio l’albero e cosa rappresenta

Ebbene, soprattutto per i cristiani di tutto il mondo, questa pianta ha da sempre assunto un duplice significato; infatti lo distinguiamo sia come albero della vita, che come l’albero del bene e del male.

Questi, secondo le maggiori religioni, furono messi da Dio al centro del Giardino dell’Eden e, inizialmente, vennero addobbati con frutti, tra cui le mele rosse.

Infatti, la mela rossa, oltre al colore che simboleggia questa festa (insieme al verde), rappresentava per la tradizione cristiana il simbolo del peccato originale, commesso da Adamo ed Eva.

Le decorazioni dell’albero di Natale

Per quanto riguarda invece le prime decorazioni dell’albero di Natale, dobbiamo spingerci in avanti, fino ad arrivare all’Epoca Vittoriana (o Età Vittoriana).

Infatti, nella Francia del 1858, a causa di un inverno molto rigido, vennero realizzate le prime palline
come decoro
, data la scarsa quantità di mele disponibili, che non sarebbero bastate per decorare l’albero di Natale della città.

Qui, un artigiano di una piccolo borgo, che si occupava della produzione di vetri per orologi, ebbe una fantastica idea: dato che per produrre questi vetri, questi dovevano essere tagliati in palline che poi venivano soffiate, pensò di fare lo stesso per realizzare gli addobbi natalizi.

A seguire, il 22 dicembre del 1882, ci fu invece il primo albero di Natale illuminato: Edward Johnson, un socio di Thomas Edison, mostrò infatti il suo albero, ornato da 80 lampadine ad incandescenza elettrica, di colore rosso, bianco e blu.

Il successo non tardò ad arrivare, anche se il costo relativo al consumo elettrico, costrinse gran parte dei cittadini a continuare ad utilizzare come decori le classiche candele di cera; pertanto, solo nel 1940 si assistette ad una graduale sostituzione delle stesse.

Ad ogni modo, l’utilizzo delle candele di cera, si deve a Martin Lutero, il quale incuriosito dalla luminosità che le stelle producevano tra i sempreverdi, decise di porre sugli alberi delle candele.

Curiosità sull’albero di Natale

L’elemento decorativo più importante, posto sulla punta dell’albero natalizio, è invece il puntale: esso, rappresenta l’arcangelo Gabriele durante la sua visita alla casa di Maria, per annunciare il concepimento.

Questo ornamento, risale tuttavia al periodo Vittoriano (già citato in precedenza) ed è quindi collegato alla regina Vittoria ed al principe Alberto, i quali furono i primi ad ornarne l’albero con un puntale a forma di angelo.

Tornando a noi, in genere l’albero di Natale più usato in Italia è il Peccio (Abete Rosso), mentre in Europa Centrale, è più comune l’utilizzo di Abeti e raramente di pini o di sempreverdi.

Tuttavia, comprare un albero di Natale vero, richiede numerose cure, soprattutto se presenta radici.

Inoltre, l’acquisto deve essere ripetuto ogni anno.

Se invece volessimo optare per un albero artificiale, come quelli proposti da MiCasa Italia nell’ambito delle decorazioni natalizie, la sua durata sarà di moltissimi anni.

Piccola nota a margine: un albero di Natale vero, per raggiungere la sua altezza, ci impiega 7 anni.

I materiali utilizzati per l’albero di Natale artificiale

I materiali più utilizzati per la creazione di alberi di Natale artificiali, sono dunque:

  • PVC: è il materiale più ecologico tra quelli presi in considerazione, in quanto impatta poco sull’ambiente: gli aghi sono realizzati incollando insieme 2 o 3 fogli di PVC, tagliandoli in lunghe strisce rettangolari che vengono fissate ai rami successivamente
  • PE: si tratta di un materiale molto leggero, il quale costituisce il 40% del volume totale della produzione mondiale di materie plastiche: il processo seguito per la realizzazione di questi alberi è molto difficile ed è per questo che sono più costosi
  • PP: con questa sigla facciamo riferimento al materiale più utilizzato, nel mondo delle materie plastiche: questi alberi sono, infatti, realizzati con aghi dall’aspetto “naturale” e con un mix di materiale PVC e PP
  • LEGNO: ovviamente, qui ricadiamo in un materiale naturale, il quale evoca pace e tranquillità: adatto anche a coloro che, soffrendo di allergie, non possono tenere in casa un albero artificiale

Le tipologia di albero di Natale

Tra le diverse tipologie di albero invece, troviamo:

  • Classico: il classico albero di colore verde
Il classico albero di Natale di colore verde
  • Colorato: per chi ama uscire dagli standard, sono disponibili diversi colori di albero; tra i più apprezzati troviamo il rosso oppure il bianco
Albero di Natale colorato
  • Innevato: costituiti da rami in PVC, su cui viene spruzzata della neve: esso tende a sporcarsi maggiormente, ma basta un tocco di quest’ultima per ripristinare il suo splendore
Albero di Natale innevato
  • Stretto: di forma più affusolata, è l’ideale per chi ha poco spazio nella propria abitazione
Albero di Natale stretto
  • Mezzo Albero: soluzione eccellente per spazi stretti: è un albero tagliato a metà, per addossarlo ad una parete
Mezzo Albero di Natale
  • Ad Angolo: praticamente un quarto di albero, perfetto per addossarlo ad un angolo
Albero di Natale ad angolo
  • Appeso: ottimo per chi non ha spazio, per chi possiede degli animali domestici (gatti soprattutto), oppure ancora per chi non vuole avere oggetti troppo vistosi nella propria casa
Albero di Natale appeso
  • Da Esterno: realizzato con materiali anti-umidità e pioggia: solitamente decorati con luci led e palline, che rendono il giardino un vero e proprio paesaggio natalizio!
Albero di Natale da esterno
  • Capovolti: l’abete ha la forma di un triangolo e, religiosamente parlando, ricorda la santissima trinità: una vera idea originale per chi ama uscire dagli schemi; la sua prima apparizione risale al VII secolo e spesso gli alberi capovolti venivano decorati con catene fatte di carta, frutta, biscotti o caramelle.