Negli ultimi anni si sta sempre più sentendo parlare di una nuova teoria sull’alimentazione globale che, a causa dell’aumento esponenziale degli abitanti sulla terra e di una spinta sulla sostenibilità anche nel comparto alimentare, sta puntando a cibi alternativi come ad esempio quello degli insetti commestibili.
A prima vista non ci sembra facile pensare di poter inserire nella nostra dieta quotidiana gli insetti, soprattutto se abbiamo l’immagine di quello che accade ormai già da diversi anni in alcune nazioni orientali, come Cina o Indonesia, dove è possibile degustare tantissimi tipi di insetti cucinati in tutti i modi.
Ma quali sono gli insetti che si possono mangiare in Italia?
Non è facilissimo dare una risposta concreta e c’è da fare comunque una premessa: quando mangiamo derivati di farine o coloranti per dolci, è possibile trovare tracce di insetti o derivati di essi che dunque inconsapevolmente e abitualmente fanno parte della nostra alimentazione (la legge italiana permette infatti un certo numero di frammenti e di uova di insetti nella farine alimentari).
Dal 2018, con l’entrata in vigore del Regolamento Europeo 2015/2283 l’Unione Europea, ha fatto diventare gli “insetti” come “cibo nuovo”.
Attenzione anche in questo caso va ricordato che gli insetti non sono tutti commestibili e, in ogni caso, non di certo si possono pensare di mangiare quelli che quotidianamente vivono nell’ambiente ma esclusivamente da allevamenti protetti e certificati (non a rischio di trasmissione germi, batteri e virus).
L’Italia si è adeguata a questa normativa ma solo sotto l’aspetto del consumo, in sostanza non ne viene ammessa la vendita perché l’Ente Europeo per la Sicurezza Alimentare a cui l’Italia fa capo per l’autorizzazione appunto non consente un commercio al dettaglio.
Ma è possibile acquistarli tranquillamente su e-commerce online e addirittura non è difficile che qualche ristorante gourmet possa farceli trovare in qualche piatto particolare.
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Detto di Cina, Indonesia o Thailandia, dove si producono e consumano, alcune nazioni Europee hanno aggirato la direttiva dell’ente preposto e vendono tantissimi prodotti che vengono apprezzati soprattutto per l’alto valore nutrizionale (gli insetti rappresentano la famiglia delle proteine, ed hanno un basso contenuto di grassi) come ad esempio tarme grilli e cavallette.
Ovviamente non immaginiamoci di mangiarli così come vediamo, come anticipato prima stiamo parlando di derivati, farinacei, creme con la quale è possibile realizzare hamburger, polpette ecc ecc.
Ma quando sarà possibile anche in Italia commercializzare gli insetti commestibili?
Tutto dipenderà dalla richiesta mondiale, prima o poi l’Europa e di conseguenza l’Italia si dovrà adeguare alle indicazioni della comunità.
Va comunque detto che oltre al continente asiatico, in Africa e America latina (su tutte la Colombia) le tavole sono imbandite con insetti commestibili, in Europa come anticipato solo Belgio Olanda e da poco la Svizzera hanno iniziato a farne uso.
Dunque anche in Italia la cultura alimentare è in procinto di effettuare questo cambiamento.
Molti esperti infatti ricordano che alcuni insetti fanno parte della stessa “famiglia alimentare” ad esempio di gamberi e gamberetti (pensiamo ad esempio a cicale, grilli, cavallette e locuste) e dunque il consumo non dovrebbe rappresentare un problema a livello di gusto piuttosto difficile sarà abituare mente e occhi.