Come investire con l’inflazione e proteggere il portafoglio

Come investire con l'inflazione e proteggere il portafoglio

Quello attuale è un periodo di forte rialzo dell’indice dell’inflazione.

Questo comporta la necessità per gli investitori di proteggere il proprio portafoglio dalla crescita dell’inflazione e dalla conseguente perdita di valore di alcuni asset.

Quindi diventa importante studiare su fonti autorevoli come cosmofinanza.com e applicare la giusta strategia in modo da affrontare questo particolare periodo a livello economico.

Come investire se l’inflazione sale

Per quanto una crescita dell’inflazione fosse prevedibile, almeno a livello globale, meno prevedibile è il “rally” a cui si assiste in questi ultimi mesi.

I prezzi al consumo di tutta una serie di beni di importanza primaria hanno a volte anche duplicato il loro valore.

Ovviamente sono state pronte le reazioni delle istituzioni finanziarie internazionali e delle banche centrali, che hanno provveduto a un primo aumento dei tassi.

Primo perché, salvo capovolgimenti repentini, è probabile che ve ne siano dei successivi. Il problema per gli investitori è che la combinazione inflazione alta – tassi di interesse alti può creare dei danni importanti ai portafogli.

Per difendersi da questo rischio, la prima mossa è verificare la possibilità di modificare in maniera rapida il proprio portafoglio di investimenti, in maniera da adattarsi e anche prevenire ulteriori cambiamenti del mercato.

Questo può voler dire sostituire un asset con un altro, oppure limitarsi a modificare il peso degli asset all’interno del portafoglio.

Ovviamente se si opera con un broker online autorizzato questo tipo di operazione diventa più facile e rapida.

Passare attraverso gli intermediari “classici”, come banche e società di investimento, rischia di portare a perdite di tempo, ritrovandosi sempre a “inseguire” il mercato.

Dove investire se l’inflazione sale: gli asset che portano maggiori profitti

oltreché nell’ottica di preservare il proprio portafoglio, si può anche valutare di investire sfruttando proprio il rialzo dell’inflazione per ottenere profitti.

Ovviamente è importante sapere su quali mercati è meglio muoversi e come operare.

I mercati più interessanti quando l’inflazione comincia a salire sono quelli rappresentati dal petrolio e dell’energia in generale, dall’oro (bene rifugio per eccellenza) e dai titoli del settore bancario.

Ovviamente non si può pensare ad acquistare e stoccare grandi quantità di petrolio o di oro per rivenderli in futuro con maggiori profitti.

Però è possibile fare trading online investendo sugli indici collegati a questi beni.

Questo comporta un minor impiego di capitale e allo stesso tempo la possibilità di godere comunque di profitti importanti.

Investire sulle banche è un’altra possibilità per proteggere il portafoglio dall’inflazione.

Questo tipo di investimento tende a essere maggiormente redditizio nel momento in cui sale l’inflazione come diretta conseguenza dell’aumento dei tassi di interesse.

Infatti i tassi di interesse più alti producono un maggior guadagno per le banche che prestano denaro.

Bisogna fare attenzione su quali banche investire: sicuramente interessanti sono le banche americane, che mostrano ottime prospettive di crescita.

Anche in questo caso è possibile sfruttare le migliori piattaforme di trading online per l’acquisto di azioni delle banche più importanti. 

Senza dimenticare che anche nel caso si opti per queste tipologie di investimenti per far crescere i profitti in periodi di rialzo dell’inflazione, è determinante sempre diversificare il proprio portafoglio, non investendo tutto il capitale in pochi o peggio in un singolo asset. La diversificazione è una delle chiavi per proteggere il proprio capitale.

Dove evitare di investire quando l’inflazione sale: attenzione al settore hi-tech

Fra gli asset che maggiormente sono a rischio nei periodi di risalita dell’inflazione vi sono quelli inerenti le azioni delle società hi-tech. Infatti i consumatori, contraendo le spese, scelgono spesso di rinunciare agli acquisti tecnologici, non ritenuti di primaria necessità.

E questo porta a una perdita di valore per le società del settore. 

Diverso è il discorso relativo alle criptovalute: per quanto a un primo impatto possa sembrare che la crescita inflazionaria porti a una perdita di valore di questi asset.

Ma la situazione, a livello di investimento, deve essere sempre valutata in prospettiva. Infatti, questi asset sono caratterizzati da una volatilità molto elevata in situazioni di inflazione stabile: ovviamente questa volatilità tende ad accentuarsi quando l’inflazione sale, puntando verso il basso.

Ma la possibilità di comprare criptovalute a prezzo molto basso può essere l’occasione per ottenere un profitto importante nel momento di una rapida risalita: anche in questo caso differenziare gli asset può risultare una scelta vincente.

Quello attuale è un periodo di forte rialzo dell’indice dell’inflazione.

Questo comporta la necessità per gli investitori di proteggere il proprio portafoglio dalla crescita dell’inflazione e dalla conseguente perdita di valore di alcuni asset.

Quindi diventa importante studiare e applicare la giusta strategia in modo da affrontare questo particolare periodo a livello economico.

Come investire se l’inflazione sale

Per quanto una crescita dell’inflazione fosse prevedibile, almeno a livello globale, meno prevedibile è il “rally” a cui si assiste in questi ultimi mesi.

I prezzi al consumo di tutta una serie di beni di importanza primaria hanno a volte anche duplicato il loro valore.

Ovviamente sono state pronte le reazioni delle istituzioni finanziarie internazionali e delle banche centrali, che hanno provveduto a un primo aumento dei tassi.

Primo perché, salvo capovolgimenti repentini, è probabile che ve ne siano dei successivi.

Il problema per gli investitori è che la combinazione inflazione alta – tassi di interesse alti può creare dei danni importanti ai portafogli.

Per difendersi da questo rischio, la prima mossa è verificare la possibilità di modificare in maniera rapida il proprio portafoglio di investimenti, in maniera da adattarsi e anche prevenire ulteriori cambiamenti del mercato.

Questo può voler dire sostituire un asset con un altro, oppure limitarsi a modificare il peso degli asset all’interno del portafoglio.

Ovviamente se si opera con un broker online autorizzato questo tipo di operazione diventa più facile e rapida.

Passare attraverso gli intermediari “classici”, come banche e società di investimento, rischia di portare a perdite di tempo, ritrovandosi sempre a “inseguire” il mercato.

Dove investire se l’inflazione sale: gli asset che portano maggiori profitti

Oltreché nell’ottica di preservare il proprio portafoglio, si può anche valutare di investire sfruttando proprio il rialzo dell’inflazione per ottenere profitti.

Ovviamente è importante sapere su quali mercati è meglio muoversi e come operare.

I mercati più interessanti quando l’inflazione comincia a salire sono quelli rappresentati dal petrolio e dell’energia in generale, dall’oro (bene rifugio per eccellenza) e dai titoli del settore bancario.

Ovviamente non si può pensare ad acquistare e stoccare grandi quantità di petrolio o di oro per rivenderli in futuro con maggiori profitti. Però è possibile fare trading online investendo sugli indici collegati a questi beni.

Questo comporta un minor impiego di capitale e allo stesso tempo la possibilità di godere comunque di profitti importanti.

Investire sulle banche è un’altra possibilità per proteggere il portafoglio dall’inflazione.

Questo tipo di investimento tende a essere maggiormente redditizio nel momento in cui sale l’inflazione come diretta conseguenza dell’aumento dei tassi di interesse.

Infatti i tassi di interesse più alti producono un maggior guadagno per le banche che prestano denaro.

Bisogna fare attenzione su quali banche investire: sicuramente interessanti sono le banche americane, che mostrano ottime prospettive di crescita.

Anche in questo caso è possibile sfruttare le migliori piattaforme di trading online per l’acquisto di azioni delle banche più importanti. 

Senza dimenticare che anche nel caso si opti per queste tipologie di investimenti per far crescere i profitti in periodi di rialzo dell’inflazione, è determinante sempre diversificare il proprio portafoglio, non investendo tutto il capitale in pochi o peggio in un singolo asset.

La diversificazione è una delle chiavi per proteggere il proprio capitale.

Dove evitare di investire quando l’inflazione sale: attenzione al settore hi-tech

Fra gli asset che maggiormente sono a rischio nei periodi di risalita dell’inflazione vi sono quelli inerenti le azioni delle società hi-tech.

Infatti i consumatori, contraendo le spese, scelgono spesso di rinunciare agli acquisti tecnologici, non ritenuti di primaria necessità. E questo porta a una perdita di valore per le società del settore. 

Diverso è il discorso relativo alle criptovalute: per quanto a un primo impatto possa sembrare che la crescita inflazionaria porti a una perdita di valore di questi asset.

Ma la situazione, a livello di investimento, deve essere sempre valutata in prospettiva.

Infatti, questi asset sono caratterizzati da una volatilità molto elevata in situazioni di inflazione stabile: ovviamente questa volatilità tende ad accentuarsi quando l’inflazione sale, puntando verso il basso.

Ma la possibilità di comprare criptovalute a prezzo molto basso può essere l’occasione per ottenere un profitto importante nel momento di una rapida risalita: anche in questo caso differenziare gli asset può risultare una scelta vincente.