Jack Dorsey, il fondatore di Twitter, si dimette da CEO

Jack Dorsey Twitter

Jack Dorsey lascia la guida di Twitter.

Lo ha annunciato ieri in un’email ai dipendenti, poi condivisa in un tweet: «Hello team.

Dopo quasi 16 anni in cui ho ricoperto un ruolo nella nostra azienda… da co-fondatore a Ceo, a presidente, a Exec Chair, a Ceo ad interim a Ceo… ho deciso che è finalmente giunto il momento per me di lasciare Twitter» ha scritto l’imprenditore.

Al suo posto subentra Parag Agrawal, ormai ex CTO (Chief Technology Officer).

Dorsey resterà nel consiglio di amministrazione fino alla scadenza del suo mandato nel 2022, nei mesi necessari per la transizione.

Nell’email ai dipendenti, scrive: «Si parla molto dell’importanza per un’azienda di essere guidata dal suo fondatore. In realtà, credo che sia fortemente limitante e un punto di vulnerabilità.

Ho lavorato duramente per garantire che questa azienda possa staccarsi dai suoi fondatori».

Poi elogia il suo successore e il presidente del CdA Bret Taylor.

La fiducia nei due è tra i motivi che hanno portato Dorsey a dimettersi proprio adesso: «Il terzo motivo siete tutti voi.

Abbiamo molta ambizione e potenziale nella nostra squadra.

Basti pensare che Parag ha iniziato qui come ingegnere e ora è il nostro Ceo (…).

Tutti voi avete il potenziale per cambiare in meglio il corso di questa azienda».

Dopo le dimissioni da CEO, a maggio Dorsey lascerà anche il consiglio aziendale: «Perché credo sia importante dare a Parag lo spazio di cui ha bisogno per guidare Twitter.

E che sia fondamentale che un’azienda possa reggersi da sola, libera dall’influenza o dalla direzione del suo fondatore».

La decisione non è stata facile: «Sono davvero triste… ma davvero felice» conclude Dorsey, quindi: «Non sono molte le aziende che arrivano a questo livello. E non sono molti i fondatori che scelgono la propria azienda al posto del proprio ego».

Queste le ragioni ufficiali.

Secondo diversi media statunitensi, dietro le dimissioni potrebbe esserci il malcontento di alcuni azionisti (anche per il doppio ruolo di Dorsey, Co-Founder e CEO della società di servizi finanziari Square) o la volontà dell’imprenditore di dedicarsi a nuovi progetti, dalle criptovalute al social “aperto” Blue Sky.

Storia di Mr Twitter

Appassionato di informatica e mappe, Jack Dorsey, 45 anni, ha avuto l’ispirazione per la piattaforma dei cinguettii già da studente.

Quando ancora frequentava la scuola, ha creato un software per lo scambio di messaggi tra le reti di taxi e corrieri.

Prima di lanciare Twitter, ha cambiato diversi lavori e ha affrontato il fallimento della sua prima società.

L’occasione per realizzare la sua prima idea, arrivò mentre lavorava in una società di podcasting: il suo capo Evan Williams chiese ai dipendenti nuovi progetti e lui si fece avanti.

Era il 2006 quando i due lanciarono la piattaforma insieme a Biz Stone e Noah Glass.

Dorsey è tornato alla guida di Twitter nel 2015.

La sua gestione ha portato l’azienda in utile, dopo un periodo di crisi; da allora Dorsey rinuncia a stipendi, premi e bonus. 

Nel 2019 ha percepito un salario di 140 centesimi di dollaro, una cifra simbolica che richiama i 140 caratteri, ovvero il limite massimo dei primi tweet.

Jack Dorsey patrimonio

Ebbene, come anticipato precedentemente, quasi 16 anni dopo aver co-fondato la società Twitter, Inc.Jack Dorsey ha annunciato di avere ceduto la carica di amministratore delegato della compagnia.

Jack Dorsey, lascia il ruolo con un patrimonio stimato in 11,8 miliardi di dollari, cioè quasi dieci volte di più rispetto a nemmeno un decennio fa.

Il merito, però, non è (solo) di Twitter.

La stragrande maggioranza della fortuna di Dorsey – circa l’88% – è legata infatti alla sua quota vicina all’11% di Square.

Parliamo di una fintech che permette pagamenti con carta di credito a piccole imprese ed è proprietaria dell’app per il trasferimento di denaro da mobile denominata CashApp.

Il prezzo delle azioni di Square è più che triplicato rispetto al gennaio 2020 e si aggira ora sui 213 dollari (dato aggiornato alle 3 del pomeriggio di lunedì 29 novembre, ora della costa orientale degli Stati Uniti).

A spingerlo verso l’alto sono state acquisizioni tempestive e la crescita di CashApp, la quale ha conquistato circa 12 milioni di utenti nel 2020.

Jack Dorsey, 45 anni, ha fondato Square nel 2009 assieme a Jim McKelvey ed ha assunto subito il ruolo di CEO, pochissimi anni dopo aver co-fondato Twitter.

In seguito, dopo essere stato licenziato da AD di Twitter nel 2008, è tornato in carica nel 2015, lo stesso anno in cui Square si è quotata in Borsa.

Per 6 anni ha guidato entrambe le società in contemporanea: un’impresa rara perfino per i titani della Silicon Valley.

Il culto del lavoro per Dorsey fa parte della sua personalità, pertanto lo si potrebbe accostare anche ad imprenditori del calibro di Elon Musk; il quale, per restare in tema, si è defilato da pochissimo proprio dall’acquisto di Twitter.

Web5

Per concludere, l’ex CEO e fondatore di Twitter, ha da poco presentato e lanciato il suo progetto di un web decentralizzato basato su Bitcoin: ossia Web5.

Web5 sta ad indicare quindi una piattaforma web decentralizzata.

Il Web5 si basa sull’ipotesi che il Web3 intende creare un web decentralizzato utilizzando la tecnologia blockchain e derivati ​​delle crypto: Dorsey è convinto che sebbene le intenzioni siano giuste, gli strumenti utilizzati siano quelli sbagliati.

Il Web5 vuole invece utilizzare la tecnologia blockchain utilizzata per Bitcoin.

Questa tecnologia consente di risolvere il problema della doppia spesa per rendere il denaro digitale Bitcoin peer-to-peer una realtà.

L’obiettivo tecnico del Web5 è far sì che gli sviluppatori possano concentrarsi esclusivamente sullo sviluppo di un’esperienza utente ottimale.

L’identità decentralizzata, infatti, sarà già una parte intrinseca del Web5 e supporterà la memorizzazione dei dati nelle applicazioni.

Lo scopo finale del Web5 pensato da Jack Dorsey è quello di restituire alle persone la proprietà digitale e il potere sulla propria identità digitale e sui dati ad essa correlati grazie a strumenti decentralizzati.

Si ringrazia per gli spunti: https://www.millionaire.it/jack-dorsey-twitter-si-dimette