Le curiosità da conoscere sugli Europei di calcio

Le curiosità da conoscere sugli Europei di calcio

È tutto pronto per l’appuntamento più importante dell’estate 2024 per tutti gli appassionati di calcio. Dal 14 giugno al 14 luglio in Germania si gioca la 17esima edizione degli Europei di calcio. Le 24 squadre impegnate nel torneo si daranno battaglia per alzare la coppa continentale più importante per le Nazionali. Il valore delle rose è come sempre molto alto. In campo scenderanno tutti i maggiori interpreti del mondo del pallone a partire dagli inglesi Harry Kane e Jude Bellingham e dai francesi Kylian Mbappé e Antoine Griezmann. Dai pronostici, dalle previsioni degli esperti e dalle quote sugli Europei si vede emerge infatti come siano proprio Inghilterra e Francia le rappresentative con più possibilità di arrivare fino in fondo al torneo. Ma prima di addentrarci nel torneo e iniziare a tifare i propri beniamini andiamo a scoprire qualche curiosità della storia di questa competizione.

Alcuni dati

Riguardo agli Europei di calcio ci sono alcune curiosità e dati statistici interessanti che possono essere riportati. Come il dato relativo alle uniche squadre che hanno vinto come nazioni organizzatrici. Nelle sedici edizioni passate del torneo continentale questa eventualità è capitata solo in tre occasioni, con la Spagna, nel 1964, l’Italia nel 1968 e la Francia nel 1984. E chi sono le squadre più titolate? Con tre coppe conquistate ciascuna guidano la classifica Spagna (1964, 2008, 2012) e Germania (1972, 1980, 1996) mentre a due coppe ci sono Francia (1984, 2000) e Italia (1968, 2021).

Ma la Germania è anche la Nazione e la Nazionale che conta il maggior numero di partecipazioni al campionato Europeo di calcio, con 13 biglietti staccati per la fase finale, seguita dalla Russia con 12 partecipazioni.

A livello individuale è invece Michel Platini il giocatore che siglato il maggior numero di reti in una sola edizione di un campionato Europeo. Stiamo parlando del torneo organizzato nel 1984 proprio in Francia, vinto dalla squadra transalpina e dove “Le Roy” riuscì a mettere a segno ben 9 gol totali. Dall’altra parte la gara che ha visto il maggior numero di reti si è verificata durante la prima edizione nel 1960, in occasione del match tra Francia e Jugoslavia disputato il 6 luglio. La gara era valevole per la semifinale e il risultato fu un clamoroso e avvincente 4-5 in favore della Jugoslavia.

Chi ha invece subito il maggior numero di sconfitte? La Nazionale più battuta è la Danimarca con 17 sconfitte totali mentre l’Italia è quella che ha messo insieme il maggior numero di pareggi, ben 18. Infine è la Germania la compagine che ha collezionato il maggior numero di vittorie, vincendo per l’appunto in 27 gare totali.

Infine ancora un dato che porta il tricolore. Il Commissario Tecnico più in là con l’età della storia degli Europei è Giovanni Trapattoni, che nel 2013, all’età di 73 anni, era ancora in panchina a guidare la Nazionale della Repubblica d’Irlanda.

Un’edizione particolare

La seconda coppa, arrivata nel modo più bello e inaspettato. Parliamo naturalmente della vittoria dell’Italia nel campionato Europeo del 2020 in finale contro l’Inghilterra nello stadio di Wembley. Emozioni uniche, certamente, ma non dobbiamo scordarci che quella fu un’edizione unica nella storia del calcio continentale, slittata di un anno a causa della crisi pandemica che colpì il mondo intero. Previsto per il 2020, infatti, il torneo si svolse nel 2021, anche se mantenne la denominazione con l’anno originario. E fu un’edizione particolare perché non si disputò in una sola nazione ma in tutto il continente. L’idea della Federazione, infatti, fu quella di coinvolgere tutti per celebrare i 60 anni della competizione.

Una finale infinita

Nella storia degli Europei di calcio c’è una sola finale che non è finita al triplice fischio dell’arbitro. Parliamo della gara che doveva incoronare il Re d’Europa nel 1968. Di fronte si trovarono Italia e Jugoslavia e il match ebbe bisogno di un turno ulteriore. Il risultato della finale fu infatti di 1-1 dopo i supplementari, ma all’epoca il regolamento non prevedeva i rigori, così la finale dovette essere ripetuta. Due giorni dopo a spuntarla furono gli Azzurri per 2-0, dopo che in realtà furono baciati dalla fortuna anche in semifinale, quando, il 5 giugno 1968 l’Italia incontrò l’Unione Sovietica, il cui risultato fu di 0-0 dopo i supplementari. Secondo il regolamento in questo caso la qualificazione doveva essere decisa a testa o croce. Per la prima e unica volta nella storia della competizione, così, una moneta decidette il destino di due Nazionali e la dea bendata fu benevola con gli Azzurri.