La circoncisione maschile del pene è una procedura chirurgica che consiste nell’asportare (dal latino circumcidere o tagliare intorno) o nell’escisione dell’involucro cutaneo fimotico, che è causa dello scorrimento difficoltoso del prepuzio sul glande.
Va detto che l’escissione chirurgica del prepuzio può essere totale o parziale.
Si tratta, dunque, di un intervento di andrologia che deve essere eseguito da uno specialista.
Qual’è la differenza tra un pene circonciso e non circonciso?
La differenza è di ordine anatomico: il primo è caratterizzato da un glande visibile, mentre quello non circonciso è coperto dal prepuzio quando non è in erezione.
Generalmente a che età si effettua la circoncisione?
Non esiste una regola generale, ma dipende dalle indicazioni terapeutiche; ad ogni modo è bene praticarla sempre dopo i 6-7 anni di età.
Ricordiamo infine che la durata circoncisione è di circa 60 minuti e che il dolore generato dall’intervento, una volta passato l’effetto dell’anestesia, è assolutamente sopportabile.
Molti pazienti riferiscono che si tratta di un fastidio più che di un dolore vero e proprio.
La circoncisione negli adulti
L’operazione di circoncisione da adulti è necessaria in caso di fimosi, ovvero la patologia caratterizzata da un diffuso restringimento dell’orifizio prepuziale.
L’intervento si effettua anche nel caso di parafimosi, ovvero quando lo scorrimento della pelle del prepuzio è difficoltosa in caso di pene eretto, oppure in caso di balanite o balanopostite, un’infiammazione di origine in genere batterica.
La circoncisione, inoltre, è indicata anche per la prevenzione del cancro al pene.
La circoncisione nei bambini
La circoncisione pediatrica in anestesia locale, ovvero l’intervento di rimozione del prepuzio nei bambini, si esegue per ragioni culturali, mediche e talora igieniche.
Come per gli adulti essa si effettua in caso di fimosi, ovvero qualora il piccolo paziente sia colpito da un restringimento patologico del prepuzio.
Tuttavia è bene ricordare che tale condizione è considerata fisiologica nei primi 6-7 anni di vita del bambino, per cui una eventuale operazione è ipotizzabile solo in una fase successiva.
Il bambino, inoltre, può essere circonciso per motivi religiosi: si pensi, ad esempio alla pratica della circoncisione per i bambini musulmani o al ruolo della circoncisione nella religione ebraica.
Nel post intervento di circoncisione, è opportuno che ai bambini non venga lavato per tre giorni il pene, che venga applicata una crema antinfiammatoria e che non lo si porti al mare o in piscina per almeno un mese.
Ma perché si fa la circoncisione e quando è necessaria?
Questa operazione può essere effettuata sia per motivi religiosi (è prevista sia dall’ebraismo che dall’islamismo) che per fini terapeutici.
In quest’ultimo caso, l’intervento di circoncisione può essere necessario per curare la fimosi, ovvero il restringimento dell’orifizio prepuziale con conseguente difficoltà a scoprire il glande o parafimosi, che si verifica quando il prepuzio è stato retratto per un lungo periodo di tempo e dunque ha facilitato la comparsa di edema sufficiente ad impedire che riprenda la sua posizione sopra il glande.
Talora la circoncisione può essere anche la soluzione definitiva alla eiaculazione precoce, in quanto la rimozione del prepuzio riduce l’ipersensibilità del pene che sta alla base del problema, oppure per curare infezioni del solco balano-prepuziale (balano-postiti), dovute a scarsa igiene o secondarie alla comparsa di fimosi, con difficoltà alla risoluzione dopo terapia medica o topica locale.
La circoncisione può essere utilizzata anche nel trattamento del tumore al prepuzio, patologia comunque molto rara.
In caso di ipospadia, una malformazione congenita dell’uretra maschile, invece, si sconsiglia di sottoporsi a circoncisione.
Cosa cambia con la circoncisione?
Una riduzione di germi e batteri. Il pene privo di prepuzio godrebbe di una minor proliferazione di germi e batteri i quali, si sa, prediligono ambienti umidi e stagnanti.
Discorso analogo viene fatto per lo smegma (una secrezione prodotta dai genitali) che tende a depositarsi all’interno del prepuzio.
Quanto è dolorosa la circoncisione?
La circoncisione non è una procedura molto dolorosa.
L’anestesia attenua il dolore durante l’intervento. La minzione, dopo la chirurgia, non provoca alcun fastidio in quanto l’uretra (canale che collega la vescica urinaria con l’esterno, permettendo il deflusso dell’urina) non viene toccata.
Quanto tempo ci vuole per guarire dalla circoncisione?
Per 3 o 4 giorni a seguito dell’intervento è comune avvertire fastidio e gonfiore intorno alla parte terminale del pene, mentre la ferita chirurgica si rimargina completamente nell’arco di circa un mese, durante il quale è sconsigliato praticare sport o avere rapporti sessuali.
Chi è circonciso dura di più?
A margine di alcuni studi è emerso che non vi è nessuna differenza tra circoncisi e non circoncisi in nessun aspetto della vita sessuale, né per quanto riguarda la sensibilità, né l’erezione, né per i tempi eiaculatori.